DALLA SOGLIA.
TRACCE DI UN TEMPO NON COMUNE
a cura di Andrea Annessi Mecci
Quaranta video letture di scrittrici e scrittori, poeti e artisti, letterati e fini lettori, inserite in una cornice documentale e di testimonianza realizzata tra aprile e maggio 2020, in un tempo che rimarrà icona di cambiamento epocale.
«ci stanno davanti come se vivessero; ma se
li interroghi tengono un maestoso silenzio»
(Socrate, Fedro LIX)
La voce narrante apre la narrazione. Subito entra in scena l’ascoltatore e nel suo desiderio prende corpo la storia. Senza questa tensione tra voce narrante e desiderio di chi ascolta non c’è distanza, né separazione, in cui possa germinare la storia. Il complesso gioco si instaura fra spazi distinti. Solo così sembra esserci struttura possibile per la narrazione – la stanza dove i ragazzi della brigata decameroniana leggono a turno non è solo luogo dei fatti narrati, ma anche incontro fra voce e desiderio di ascoltare – condizione necessaria ad aprire finestre sul mondo esterno proprio nel momento in cui ne siamo stati privati. La tensione desiderante è luce acquisita in tutta pienezza dallo spazio narrativo, che punge, non solo per raccontare la storia, ma anche per continuare a fare esperienza dell’erranza e dell’errore nella sua doppia valenza di significato, allargando così l’orizzonte del famigliare.
Quaranta video letture di scrittrici e scrittori, poeti e artisti, letterati e fini lettori, inserite in una cornice documentale e di testimonianza realizzata tra aprile e maggio 2020, in un tempo che rimarrà icona di cambiamento epocale.
Questo progetto è germinato nel momento di una pandemia senza precedenti che ha colpito con focolai di contagio quasi ogni luogo abitato della nostra terra e la cui portata ha, ed avrà, effetti di ricaduta ancora non ben definiti su ciascun individuo in ogni ambito sociale, politico, economico e psicologico.
L’idea ha preso forma da una riflessione sul nostro sistema immunocompetente che non è solo un sistema di difesa all’arma bianca, ma evidentemente molto di più, se lo guardiamo come sistema di relazione e conoscenza. Dall’intuizione esplorativa il passo progettuale è andato verso l’attivazione di un possibile dialogo inclusivo per la comunità che ha nel cuore gli alti valori della relazione umana e dell’ambiente nel quale vive. Era presente il rischio di affollatissimi luoghi comuni dove l’abbondanza di retorica sul dialogo e sulla comprensione suggerisce soluzioni per l’asprezza del conflitto e fornisce maquillage spicci pronti all’uso quali empatia, immedesimazione nell’altro, capire l’altro, condivisione affettiva, alimentando così un mito retorico e pedagogico affatto convincente. Non c’è politica d’integrazione degna di questo nome tra uomini e donne, tra generazioni, tra popoli e gruppi politici che non implichi il riconoscimento di una differenza che non si può condividere, di un incondivisibile, di un amore che non assimila al suo ideale ed ama l’altro per il suo segreto.
L’intenzione è stata quella di fissare in un preciso momento di aprile una dissonanza senza precedenti tra il mondo interno, con la sua voce di reclusione, limitato nei movimenti nel tentativo di arrestare la diffusione del contagio; il mondo esterno, un maestoso silenzio, dove la natura di alterigia bellezza tornava all’ottocento.
Le video letture dei testimoni provengono da diverse città italiane, europee e statunitensi, registrate tra il 7 aprile e il 3 maggio. I testi letti sono originali e significativi di questo momento, con inediti generosamente scritti per l’occasione e donati alla collettività da alcuni autori.
Ogni video mostra la simultaneità di due azioni che sono state registrate in contemporanea: la video lettura del testo, da un lato; l’immagine dell’esterno presa da una live webcam pubblica, dall’altro. In fase di montaggio le due finestre sono affiancate per restituire la simultaneità dell’azione svolta.
L’uso della live webcam è stato necessario per due ragioni: la prima, documentale, perché sulla cornice di ogni esterno è presente la data e l’ora della registrazione; la seconda, estetica, per creare un nesso tra il contenuto letto, il luogo interno privato e il luogo esterno pubblico che nel mese di aprile per molti è stato tagliato e sospeso, come la separazione delle due finestre cerca visivamente di restituire.
In quella sospensione di relazione, con la paura per sé, la paura per l’altro, degli affetti cari cui improvvisamente potevamo essere noi stessi causa della loro morte, abbiamo preso contattato, io credo, ciascuno a suo modo con il fantasma della disumanità. Ringrazio chi già sa di aver acceso in quel momento un faro, ricordando la lezione testimoniale lasciata da Hannah Arendt in «L’umanità in tempi bui», che il mondo non è umano perché è fatto da esseri umani, e non diventa umano solo perché la voce umana risuona in esso, ma solo quando è diventato oggetto di discorso collettivo.
Questo è l’intreccio di voci incontrate nella buriana d’aprile nello scavallo di maggio. Il curatore desidera ringraziare Stefano Bottero per l’amichevole partecipazione che ha consentito ad alcune voci di essere incluse in questo piccolo coro. Altresì, grato e riconoscente, per la socievolezza umana che ogni proprietario di voce ha manifestato aderendo al progetto, inanellando spunti e riflessioni, condividendo materiali e in special modo a Fabio Pusterla, Biancamaria Frabotta, Maria Grazia Calandrone, Maria Teresa Laudando, Ilaria Grasso, Alessandro Giammei, Carmelo Princiotta e Dacia Maraini per i consigli, il supporto e l’entusiasmo espressi negli scambi epistolari.
Andrea Annessi Mecci
Roma, 17 maggio 2020
Nota poetica, Stefano Bottero, 2020
- Stefano Bottero legge “Pietro II” da «Poesia in forma di rosa» di P.P. Pasolini, Garzanti, 1964.
Live webcam: via del corso, Roma, 7 aprile - Maria Grazia Calandrone legge da «Stornelli dell’Apocalisse».
Live webcam: piazza Cavour, Roma, 8 aprile - Marco Caporali legge da «Alla fine del solco», Empirìa, 2007.
Live webcam: Anholt marina, Danimarca, 9 aprile - Marco Caporali legge da «Figurativ uniform» di P. L. Damgaard, Hagla, 2016 (trad. italiana di Marco Caporali/Pia Henningsen).
Live webcam: Læsø, Danimarca, 9 aprile - Eva Annessi Mecci legge un inedito.
Live webcam: Grand Place, Bruxelles, 10 aprile - Franca Mancinelli legge da «Libretto di transito», Amos edizioni, 2018.
Live webcam: via Tonale, Milano, 10 aprile - Domenico Brancale legge da «Per diverse ragioni», Passigli, 2017.
Live webcam: Torre degli Asinelli, Bologna, 10 aprile - Ilaria Grasso legge “Un rider” da «Epica quotidiana», Macabor editore, 2020.
Live webcam: Piazza Barberini, Roma, 11 aprile - Sacha Piersanti legge “Palingenesi” da «Il franco cacciatore» di G. Caproni, Garzanti, 1982.
Live webcam: via Labicana – Colosseo, Roma, 12 aprile - Sacha Piersanti legge una poesia inedita.
Live webcam: via Labicana – Colosseo, Roma, 12 aprile - Davide Toffoli legge “La vita sotterranea dell’acqua” da «L’imprevisto mondo» di S. Zafferani, La vita felice, 2015.
Live webcam: Piazza Trevi, Roma, 12 aprile - Simone Zafferani legge “Scorcio di secolo” da «La gioia di scrivere» di W. Szymborska, Adelphi, 2009.
Live webcam: Santa Maria della Conciliazione, Roma, 12 aprile - Vito Bonito legge una poesia inedita intitolata “I bambini sono i fiori della vita”
Live webcam: Torre degli Asinelli, Bologna, 12 aprile - Giulia Napoleone legge da «Argéman» di F. Pusterla, Marcos Y Marcos, 2014 .
Live webcam: Sorgenti di Ma’in, Giordania, 14 aprile - Maria Borio legge da «Trasparenza», Interlinea, 2019.
Live webcam: Piazza IV Novembre, Perugia, 14 aprile - Costantino Turchi legge “Riviere” da «Ossi di seppia» di E. Montale, Piero Gobetti Editore, 1925.
Live webcam: Marina, Civitanova Marche, 14 aprile. - Lavinio Del Monaco legge “Itaca” da «Poesie» di K. Kavafis, Mondadori 1961 (trad. di Filippo Maria Pontani).
Live webcam: Marina dell’Ogliastra, Arbatax, 15 aprile - Biancamaria Frabotta legge una poesia inedita scritta in lode del Primo Ministro Kyriakos.
Live webcam: Monte Olimpo, Grecia, 15 aprile - Brunello Tirozzi legge una poesia inedita intitolata “Virus”.
Live webcam: Animazione sul virus di Foldingathome.org , 15 aprile - Rossella Pompeo legge un testo inedito.
Live webcam: Piazza di Trevi, Roma, 15 aprile - Andrea Annessi Mecci legge «Eneide», Libro I, vv 516-578.
Live webcam: Capo di Ponente, Lampedusa, 20 aprile - Giuseppe Garrera legge i titoli dei «Progetti letterari di Giacomo Leopardi per opere mai scritte».
Live webcam: Marina di Pesaro-Urbino, 20 aprile - Giorgio Ghiotti legge “Habitat” da «Dagherrotipo» di V. Riviello, Scheiwiller, 1978.
Live webcam: Campo de’ Fiori, Roma, 21 aprile - Lara Crinò legge da «Ricerca e perdizione» di I. B. Singer, Guanda, 2002.
Live webcam: Piazza Navona, Roma, 22 aprile - Fabio Pusterla legge una poesia inedita intitolata “Antico gioco o frammento di utopia”.
Live webcam: piazza della Riforma, Lugano, Svizzera, 22 aprile - Fabiana Sargentini legge “Una nuova normalità” da «Blog di femminafolle», 2020.
Live webcam: Trinità dei Monti, Roma, 23 aprile - Lina Pallotta legge da «AntoloGaia» di P. Marcasciano, Edizioni Alegre, 2015.
Live webcam: Golfo di Napoli, 24 aprile - Antonella Pierangeli legge “Lettera a Silvana Mauri 10 febbraio 1950” e “Versi del testamento” da «Trasumanar e organizzar» di P. P. Pasolini, Garzanti, 1971.
Live webcam: Lido di Ostia Levante, 24 aprile - Karen Zusman legge “Streets of Dream – Death of Death” da «Poet in New York» di F. García Lorca, 1940.
Live webcam: New York City, Stati Uniti d’America, 24 aprile - Carmelo Princiotta legge “Il sogno del prigioniero” da «La bufera e altro» di E. Montale, Neri Pozza, 1956.
Live webcam: Castello di Niedzica, Polonia, 25 aprile - Carmelo Princiotta legge “Se la colpa è degli uomini” da «Variazioni belliche» di A. Rosselli, Garzanti, 1964.
Live webcam: piazza Navona, Roma, 25 aprile - Alessandro Giammei legge da «Lapsus in Fabula» di D. Villa, Guanda 1980.
Live webcam: Filadelfia, Stati Uniti d’America, 26 aprile - Karen Zusman legge da «The pandemic is a portal» di A. Roy, Financial Times, 3 aprile 2020.
Live webcam: Bangalore, India, 26 aprile - Dacia Maraini legge da «La grande festa», Rizzoli, 2011.
Live webcam: piazza della Rotonda, Roma, 26 aprile - Lavinio Del Monaco legge da «La camera da letto» di A. Bertolucci, Garzanti, 1984.
Live webcam: piazza Garibaldi, Parma, 28 aprile - Alessandro Passarella legge un inedito dal romanzo «Oggetti semplici» scritto in Giappone.
Live webcam: Chiesa di Sant’Antonio, Padova, 28 aprile - Martin Hyun legge da «Artist in times of war» di H. Zinn, Penguin, 2000.
Live webcam: Markplatz, Berlin, 30 aprile - Ivonne Mussoni legge da «E io che intanto parlo» di A. M. Carpi, Marcos Y Marcos, 2016.
Live webcam: marina di Rimini, 3 maggio.