Alessandra Trevisan, Silvia Salvagnini, Nico de Giosa

La  parola  contemporanea  e  quotidiana  della  poeta  ‘performativa’  Silvia  Salvagnini,  autrice  di  “Il seme dell’abbraccio  –  poesie  per  una  rinascita”  (Bompiani  2018),  la  musica  di  Nico  De  Giosa,  la  voce di  Alessandra  Trevisan,  sperimentatrice  vocale  e  lyricist,  si  uniscono  in  un  concerto  per  poesia, musica  acustica  e  canzone.   

Silvia Salvagnini è poeta, pianista e docente. Vincitrice del Premio A. Delfini nel 2009, suoi testi sono pubblicati da VerbaVolant (“Il giardiniere gentile”), Sartoria Utopia (“L’orlo del vestito” e nel progetto collettivo “Supernove”) e Bompiani (“Il seme dell’abbraccio  –  poesie  per  una  rinascita”).
Nico De Giosa è urbanista, con particolare attenzione rivolta al paesaggio, chitarrista (Kleinkief, Kill Your Boyfriend) e autore di musica elettronica e acustica.
Alessandra Trevisan è musicista, ricercatrice vocale e dottoranda in Italianistica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di critica letteraria e testuale ed ha rivolto attenzione all’opera di Goliarda Sapienza, Milena Milani, Clara Sereni, Silvia Salvagnini. Collabora al lit-blog Poetarum Silva. Cura la comunicazione di Live arts cultures.


Il progetto dell’amore
è costruire una cellula
cosmoenergicospaziale
unirsi a fare il rovescio della guerra
la lotta politica la bomba energica
l’opposizione, l’utopia, il contromalemondo
una nuova discoterra/musico/bombarderia.

(il resto sono solo giramenti di testa
pompini sole puttanai
o baci di luce nelle aiuole
confortamimani
abbracciarsi
e poi abbandonarsi
come d’estate/ certi cani)

*

Il papà mi porta a nanna

Ninna nanna della cicatrice
ninna nanna del sola a letto
ninna nanna del coriandolo
ninna di tutto il perso
dell’azzurro caduto cemento
ninna nanna del mondo
che incontri che incontro
dello sforzo che dentro

ninna nanna che ti guardo
ninna nanna che esci quando
e rimane riflesso allo specchio
il naso mentre ti aspetto

ninna nanna papà
che ti addormenti
per primo nel letto

ninna nanna che sembra
tra le tue braccia sollevato
il senso il buio il tormento

ninna che bella papà
la mano quando la dà
ninna che mi lasci sola
ma mi lasci libera
mi lasci lanciata
ninna libellula lineare
ninna come ti pare

ninna nanna papà
mi lasci atterrare
mi lasci nella terra
sperando sia viva
docile la guerra

ninna nanna papà
che ti addormenti
la sera prima di me
ninna a me ninna a te
ninna noi in insieme

se mi dimentichi a scuola
ninna nanna non fa niente
ninna nanna alle arance
alle mele alle barbie
alle sorprese alle scomparse
ai biscotti, all’autogrill
ai biglietti delle giostre

ninna
a tutto il senza regole
e a tutte le regole

*

Ninna nanna senza me

ninna nanna non lo sai
non lo sai se a me fai
meno male meno guai
non lo sai quali ferite
quali più forti farai

ma ti contenterai
ninna nanna ti gioirai
di riperdermi
pulviscolarmi
non navigare
non astronavicellarmi
non accompagnarmi?

ma ti allegrerai
di anche tu la mano
disinafferarmi
di immaginarmi
in lontananza
di rinunciarmi?

Ninna nanna del lascio andare
ninna del mi lascio abbandonare
ninna degli miei scappare.

Ninna nanna del non preferirmi
del rinunciarmi al lato del bosco
depistarmi, ninna della luce
luce leggera luce di sera
luce del mio motore
del motore a scoppio
del motore che nessuno
disinneschi ninna bambina
lasciata sola lasciata prima
ninna bambina bambina ferita
ninna imparata a lasciare ogni mano
mano desiderata mano delicata
ninna bambina bambina non tenuta
ninna brilla luce di bosco luce di rovo
brilla sempre anche da sola/io trovo

trovia di fuga passaggio direzionale
luminosa aerea distanza sopravitale

Alessandra Trevisan, Silvia Salvagnini, Nico de Giosa