Iuri Lombardi, Firenze 1979, poeta, scrittore, saggista, drammaturgo. Ha pubblicato per la narrativa i romanzi: Briganti e Saltimbanchi, Contando i nostri passi, La sensualità dell’erba, Il cristo disubbidiente, Mezzogiorno di luna. Per la Poesia: La Somma dei giorni, Black out, Il condominio impossibile; lo zoo di Gioele, La religione del corpo, Il Sarto di San valentino come racconti: Il grande bluff, la camicia di Sardanapalo, I racconti. Per la saggistica: l’apostolo dell’eresia. Per il teatro: La spogliazione, Soqquadro. Vive a Firenze. Dopo essere stato editore, approda con altri compagni nella fondazione di Yawp – l’urlo barbarico.
Riverbero estivo
(Il padreterno resta appeso alle funi del cielo)
L’esistenza è legata ad un momento,
non è come la vita che per pochi brani;
lampi nel buio che mettono giorno, trapela
prepotente come il volto di un ventenne
e ti seduce e tu resti esanime:
stento ad esistere ma mi arrendo vagabondando
di ciglio in ciglio sullo stradone dei ragazzi
la cui storia mi resta ignota.
E’ solo una manciata di tempo, arreso per un giorno
mi do a lui come l’erba al sole.
Il più delle volte mi sbottono in silenzio,
sento il peso del corpo impetuoso gemere
e tra gli alberi di un piazza m’attardo a guardare
tra l’erba l’acqua del seme perduto.
Cosa resta di questo? Solo poco, quasi niente:
un lampo di vita germogliato nel buio.
*
I fuochi dopo la festa
I fuochi dopo la festa si disperdono nell’aria
e sono fiori tra gli alberi; non mentono
alitando di luce dall’alto il basso piano.
Non sono più i medesimi di allora, quelli
feroci sul golfo di Gaeta: lo sai in quanti sono morti?
I tetti crollavano e attoniti ci rimanevano
come topi- gli sfollati di Cassino- ; per fame,
nella miseria divoravano lenzuola, si scompigliavano
i capelli per sottrarre a qualche filo
un pidocchio di troppo, mentre i fuochi
si diradavano nell’aria, ed erano fiori tra gli alberi.
*
La bottega delle valigie
(parafrasando Gatto)
La bottega delle valigie è sempre di fortuna,
a tutte le ore è aperta sulla strada,
si scorge da dietro gli scuri, oltre i lampioni
dilatati della sera. Chi vi entra esce
un altro uomo con le tasche gonfie di speranze,
di mancate certezze, forse pieno di illusione
d’essere il Jolly della storia.
Barcollando ricorda i suoi affetti già
impressi su una cartolina itinerante.
L’esodo dal condominio impossibile si compie:
dove andranno mai? Il ragazzo a cui sfuma
l’orizzonte si cala nei suoi jeans paglierini
con tra le gambe una incontinenza nuova.